La depressione è un disturbo dell’umore sempre più diffuso nella società attuale. In futuro è prevista una crescita in percentuale di tale disturbo fino ad arrivare al quindici per cento della popolazione. Il DSM-IV fornisce una prima definizione della depressione ed in particolare della sua forma più comune ovvero la Depressione Maggiore. “Un periodo di almeno due settimane in cui è presente un tono dell’umore depresso o la perdita di interesse o di piacere per quasi tutte le attività”.

Una delle caratteristiche che contraddistingue la depressione durante tutto il corso della malattia è la ruminazione o il rimuginio. Un pensiero ripetitivo e passivo su un evento negativo della propria esistenza, che può spesso essere correlato direttamente con la depressione stessa, innescando in questo modo una sorte di circolo vizioso.

Possibili segnali

I segnali della depressione, oltre al già discusso rimuginio, possono sembrare non significativi se analizzati singolarmente. E’ infatti l’unione di molti dei sintomi indicati successivamente a indicare la possibile insorgenza di uno stato depressivo e quindi la possibilità di chiedere il supporto da parte di uno psicologo.

Possibili sintomi

I sintomi possono variare ma spesso sono presenti nella quasi totalità delle giornate, quelli più comuni sono:

• perdita di peso,
• perdita di appetito
• insonnia o ipersonnia e apatia,
• stanchezza,
• forti sensazioni di colpa
• molta difficoltà a prendere decisioni
• difficoltà a pensare e rimanere concentrati,
• la comparsa ripetitiva di pensieri profondi sulla morte.

La psicoterapia cognitivo comportamentale si concentra in modo particolare sulla ruminazione,  mette in discussione i pensieri controproducenti  e tenta di formulare pensieri alternativi più funzionali.

• mi mancano le forze,
• non ho concluso nulla nella mia vita
• non trovo nemmeno un motivo per essere positivo
• tutti sono più felici di me
• sarà così fino all’ultimo giorno della vita
• voglio solo dormire

Queste sono solo alcune delle frasi che possono far scattare un campanello d’allarme. Lo psicoterapeuta si focalizza sulle convinzioni negative, sul sè, sul mondo e sul futuro, fortemente influenzate dalle distorsioni cognitive o errori di ragionamento. Tutti elaboriamo gli stimoli provenienti dalla realtà in modo personale e soggettivo, ma chi si ritrova a vivere un momento di forte disagio “commette” particolari errori di osservazione e valutazione in maniera sistematica ed estrema.